Stage con Hitohira
Nei giorni 23-24-25 Giugno 2006 a Lignano Sabbiadoro il maestro Hitohiro Saito ha tenuto uno stage internazionale. Per essere il primo stage di questo tipo a cui ho partecipato, è stato veramente molto interessante e divertente. Inutile dire che si imparano un sacco di cose; bisogna però dire che queste nuove cose imparate sono rimaste più impresse nella mia mente, perché la situazione in cui mi trovavo non è abituale: aver fatto allenamento con persone nuove che non conoscevo, mi ha spinto ad impegnarmi al massimo. A questi tipi di stage, lo ammetto, sono molto più concentrata di quando partecipo ad una normale lezione del mio maestro, perché so che a questi stage c’è anche lui, e quindi ho la possibilità di aiutarlo ad apprendere cose che neanche lui sa, per poi approfondirle ed insegnarle ai miei compagni;
inoltre, quando Hitohiro in persona mi ha corretta, le cose che mi ha insegnato si sono fissate nella mia mente, e non credo le scorderò mai più. Essere stata corretta da lui è stato davvero un onore, perché significa che ci teneva (spero!), e contrariamente a quanto pensavo (che fosse molto serio), non ha perso occasione di scherzare, anche con me.
Durante questo stage mi sono potuta confrontare con persone provenienti da tutto il mondo (circa!) e non importa se non parlavamo la stessa lingua, perché c’era tutto il tempo per provare e riprovare. A questo stage hanno partecipato circa 150 persone, per cui all’inizio mi sono sentita un po’ disorientata e intimidita, perché non riuscivo a decidere con chi allenarmi… ma quando ho “preso il giro” allora tutto è diventato più facile, e allenarsi con una cintura nera non è stata più una cosa impossibile… Anche se l’allenamento è durato “solo” due giorni e mezzo, è stato davvero intenso (la mia voglia di fare era grandissima), ma tornata a casa, ero più forte e in forma di prima, nonostante debba ammettere che se fosse durato un solo giorno in più, non so se ce l’avrei fatta. Inoltre, vivere qualche giorno con i propri compagni di palestra, e condividere con loro il divertimento e anche la stanchezza (“il bene e il male”), non può fare altro che rafforzare il gruppo, e anche le persone che praticano Aikido da poco, partecipando a questi eventi, si sentono sempre più coinvolti nelle amicizie e in questa arte marziale.
Ilaria Pantaleoni